Le ortensie si potano in luna calante o crescente? Ecco la verità

Le ortensie sono tra le piante più amate dai giardinieri e dagli appassionati di giardinaggio per la loro bellezza e per la varietà delle loro sfumature. Questi arbusti, che adornano i giardini con fiori che variano dal blu al rosa, richiedono alcune cure specifiche per garantire una fioritura rigogliosa. Uno degli aspetti più discussi riguardo alla loro cura è il momento migliore per potarle, in particolare se si debba seguire il ciclo lunare. La potatura, infatti, gioca un ruolo cruciale nella crescita e nella salute di queste piante, e comprendere come e quando farlo può fare la differenza.

La potatura delle ortensie si basa su vari fattori, tra cui il tipo specifico di ortensia che si possiede e le condizioni climatiche della zona in cui si vive. Prima di addentrarci nel merito di quando potare, è fondamentale sapere che esistono diverse specie di ortensie, come l’Hydrangea macrophylla e l’Hydrangea paniculata. Ognuna di queste ha esigenze diverse riguardo la potatura e il periodo migliore per eseguirla. In generale, la potatura si esegue per mantenere la forma della pianta, stimolare la crescita di nuovi germogli e favorire una fioritura abbondante.

Potatura e fasi lunari: una tradizione agraria

L’idea di potare le piante seguendo il ciclo della luna non è nuova e parte da una tradizione agricola molto radicata. Molti giardinieri ritengono che le fasi lunari influenzino la crescita delle piante, sostenendo che la potatura in luna crescente favorisca la crescita e la vigoria della pianta. Al contrario, potare in luna calante potrebbe predisporre le piante a una crescita più contenuta e a una fioritura meno generosa. Queste credenze, sebbene non supportate in modo scientifico, continuano a guidare le pratiche di giardinaggio quotidiano.

La luna crescente è associata al momento in cui l’energia è in crescita, contribuendo così a favorire uno sviluppo vegetativo più ricco. Per questo motivo, molti giardinieri decidono di potare le ortensie in questi periodi, credendo che ciò contribuisca a stimolare la produzione di nuovi germogli. Tuttavia, è importante anche considerare i diversi stili di potatura in base al tipo di ortensia e ciò che si desidera ottenere. Ad esempio, le ortensie a fioritura estiva, che fioriscono sui rami dell’anno corrente, possono essere potate all’inizio della primavera, mentre quelle che fioriscono su legno di un anno, come le macrophylla, andrebbero potate dopo la fioritura.

Quando e come potare le ortensie

La potatura delle ortensie non deve essere vista solo come un’operazione da eseguire in un certo periodo dell’anno, ma richiede anche attenzione alle condizioni climatiche. Idealmente, si raccomanda di potarle durante i mesi invernali o all’inizio della primavera, quando la pianta è in uno stato di quiescenza. Potare troppo presto, prima dell’uscita dal letargo vegetativo, può danneggiare i nuovi germogli. Allo stesso modo, la potatura eseguita troppo tardi potrebbe compromettere la fioritura.

La tecnica di potatura è cruciale per la salute delle ortensie. Bisogna innanzitutto rimuovere i rami secchi, malati o danneggiati, che possono essere sinonimo di infestazioni o malattie. La potatura va effettuata in modo selettivo, tagliando i rami a una lunghezza che permetta una buona aerazione e un’adeguata esposizione alla luce solare. Un consiglio utile è di tagliare i rami sopra un nodo, favorendo così la crescita di nuovi germogli in punti strategici.

Un altro aspetto da considerare è il tipo di ortensia. Le ortensie a fiore grande, come la famosa ‘Endless Summer’, richiedono una potatura più leggera rispetto ad altri tipi, per evitare di compromettere la fioritura. In generale, un intervento moderato andrà a vantaggio di tutte le varietà, evitando potature drastiche che potrebbero indebolire le piante. Infine, è importante ricordare che, benché la luna possa influenzare la crescita, la potatura deve sempre basarsi sull’osservazione delle singole piante e le loro specifiche necessità.

Cura post-potatura

Dopo aver proceduto con la potatura, la cura delle ortensie non termina. Il terreno va fertilizzato con del concime specifico per piante da fiore, che migliora la nutrizione e supporta lo sviluppo di nuove gemme. È consigliato anche mantenere un’adeguata irrigazione, soprattutto durante i periodi più caldi, senza però esagerare per non compromettere le radici.

In conclusione, la potatura delle ortensie è un’operazione delicata che richiede attenzione e conoscenza. Sebbene la tradizione della potatura in base alle fasi lunari possa offrire spunti interessanti, la vera chiave per avere ortensie sane e fiorite rimane un’attenta osservazione e comprensione delle specifiche necessità delle diverse varietà. Potando nel momento giusto e nel modo corretto, si potrà garantire una fioritura spettacolare e una pianta sana per gli anni a venire.

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